Firenze, 1962
Bisogna tornare con la mente alla Firenze degli irripetibili anni ’60 per immaginare Marcello Gobbini, non ancora maggiorenne (allora lo si diventava a 21 anni), avviare con grinta e determinazione l’attività di argentatura degli specchi e produzione di accessori in vetro. Erano gli anni del boom: l’economia cresceva a ritmi vertiginosi e l’Italia metteva a frutto le innate abilità artigianali dei suoi giovani, creativi, versatili e capaci di quell’elasticità e di quel dinamismo necessari a fronteggiare la domanda di beni per la casa e la persona. Era il 1962 e Marcello, tuttora entusiasta depositario della memoria di tale fermento, stava ponendo le basi dell’industria vetraria che è divenuta leader nell’arredo bagno di design con il nome di Artelinea.
Made in Italy
Il capitale umano, il senso di appartenenza, il coraggio imprenditoriale da sempre contraddistinguono la crescita dell’azienda, che dai luoghi considerati cuore del Rinascimento e universalmente riconosciuti culla dell’arte, dell’architettura, della moda e della bellezza, può vantare oggi una dimensione internazionale.